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notteNotte magica

“Rev, Linda, svegliatevi, vorrei mostrarvi una cosa”. E’ Oliviero che li chiama con voce bassa. E’ notte fonda, gli altri animali vicino a loro stanno dormendo tranquillamente.
Li conduce sul ponte della nave, illuminato dalla luna piena, alta nel cielo.

La sua luce rende il cielo attorno a lei di un azzurro quasi pallido, che si fa sempre più scuro man mano che si espande all’orizzonte. Il suo riflesso sul mare sembra un sentiero dorato, creato apposta per raggiungerla.

Sono in mezzo al mare, oltre a loro solo acqua e cielo, indivisibili. Se lasciano la luna alle loro spalle, riescono a vedere la costa, e possono ammirare una città silenziosa e addormentata, nonostante la moltitudine di luci accese attorno. Sembra quasi una danza di allegre lucciole in festa, che con il loro luccichio vegliano sul sonno degli abitanti.

La dove il mare va a bagnare la terra ferma, una distesa di case a perdita d’occhio, formano una barriera sempre illuminata, di giorno e di notte.

E così, dove non possono arrivare, iniziano a viaggiare con la fantasia, e ad immaginarsi in mezzo a quelle case, abitate da chissà quali persone e da quali animali.

Rev si vede correre a perdifiato lungo una strada illuminata e deserta, circondato da case, ognuna di colore diverso, con i davanzali pieni di fiori, la luce dalle finestre e i comignoli fumanti. Avverte armonia al loro interno, e sente le voci dei bambini che ridono, accoccolati al calduccio delle loro abitazioni.

Linda invece con la sua immaginazione, entra in una di queste case e, comodamente seduta sopra un divano di pelle rossa, e un caminetto scoppiettante vicino, si spazzola davanti ad un bellissimo specchio. La tavola apparecchiata dietro di lei è piena del miglior cibo, e stà aspettando che Rev arrivi a cena. Questa sera sarebbe stato suo ospite.

Due animaletti selvatici, abituati alla vita nel bosco, diventano cittadini per una notte, e sorridono divertiti.

Appare la luce dell’aurora, con il suo color lavanda; sta nascendo il giorno e la nave attracca al porto. Rev e Linda rientrano nella stiva, mentre Oliviero sveglia cautamente i due cincillà. Nascosti sotto le sue folte piume, li porta a terra dove i suoi genitori li stanno già aspettando. Oliviero è riuscito a portare a termine un’altra delle sue amorevoli missioni.

C’è tempo per gli ultimi saluti e prontamente gli altri animali rientrano nelle loro gabbie, perchè tra poco scenderanno anche loro e magari chissà, andranno a vivere proprio in una di quelle case immaginate da Rev e Linda.

Ora la stiva è vuota e silenziosa, ma piena dei bei momenti che hanno trascorso tutti insieme.

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