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pettirossi e cingiallegrePettirossi e cinciallegre

Rev e Linda decidono di fermarsi un altro giorno in quel posto magico. Hanno trascorso la notte accoccolati sul muschio, in mezzo ai fiori.

Allontanandosi un pò dalla cascata, il paesaggio assume le sfumature del verde chiaro che, specchiandosi nell’acqua, ne cambia anche la sua tonalità.Tra le felci e gli aceri, appoggiati a terra, dei bellissimi nidi a grandezza d’uomo, tutti intrecciati con foglie e legni, e una grande porta d’entrata.

Linda si affaccia a guardare dentro, e iniziano ad uscire decine di pettirossi e cinciallegre, che si librano nell’aria in una danza di benvenuto. Con il loro cinguettio creano una bellissima armonia e Linda si mette a ballare. “Vieni anche tu Rev”.

“No no, io non ballo, non mi piace”.

“Non fare il timido, devi solo muoverti un pò, come me”.

Alcuni uccellini abbandonano le danze e con il becco, vanno a punzecchiare la coda di Rev. Senza volerlo si ritrova nella mischia, perchè il loro canto ha richiamato altri scoiattoli, coniglietti e ricci del bosco.

La giornata si anima, e anche Rev si lascia andare. E’ piacevole divertirsi ed essere spensierati, anzi sarebbe bello imparare da questi uccellini ballerini e melodiosi, che rallegrano anche gli altri.

Rev è riuscito a staccarsi per un pò dai suoi pensieri. Adesso che è giunto alla cascata, non sa quale direzione prendere, prima aveva una meta, disegnata sulla sua mappa, ma ora si sente un pò perso.
Il suo sogno di viaggiare rimane acceso in lui, ma non sa da che parte andare, soprattutto si sente in colpa, perchè ha coinvolto Linda e non vorrebbe deluderla.

Osserva Linda e la vede così spensierata, divertita, ma prima o poi dovrà dirle che il loro viaggio non ha una direzione. Dopo pranzo decide di parlarle. “Sai, ti volevo dire che domani, quando ripartiremo, io non so dove andremo. Ti capirei se ti arrabbiassi con me, e sono disposto a tornare indietro se vuoi, per riaccompagnarti al bosco di castagni dove ci siamo conosciuti”.

Linda rimane in silenzio, e questo gli fa pensare che sia proprio infuriata, ma dopo un attimo scoppia in una risata. “Scusa Rev, quando ti ho incontrato, mi hai detto che eri appena partito per un viaggio. Potevi dirmi che eri partito per una passeggiata, se pensi già di tornare sui tuoi passi. La Terra è piena di cose belle da vedere, siamo solo all’inizio, e in qualsiasi direzione ci dirigeremo, troveremo posti come questo, diversi ma altrettanto piacevoli. Proprio tu, che mi hai detto che il pericolo non ti spaventa, adesso sei spaventato all’idea che io mi arrabbi!”

Linda era sempre capace di sorprenderlo, le sue preoccupazioni in un attimo svanirono. Ma certo, si era costruito dei castelli in aria per nulla. Qualsiasi direzione avessero preso andava benissimo, avrebbe condotto a delle mete sconosciute, e forse per questo ancora più desiderabili.

Promise a se stesso che quel pomeriggio, non avrebbe più permesso ai suoi pensieri di rovinargli la giornata. Tutto gli sembrava più chiaro, anzi si diede un gran daffare per preparare un gustoso banchetto per la sera, dove stare tutti assieme in allegria.

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