fbpx

coniglietto revIl coniglietto Rev

Ed ecco spuntare il suo ciuffetto color nocciola. Sta cercando di uscire dalla tana senza fare troppo rumore, per non svegliare le sorelline.

E’ il coniglietto Rev, che ogni mattina, con gli occhi ancora assonnati e il pelo tutto arruffato, vorrebbe svegliarsi e andare nel bosco da solo, in santa pace!

E’ stanco di fare il coni-sitter alle sorelle, di doverle sempre accompagnare e non potersi mai gustare i fiori più freschi e saporiti, per lasciarli a loro.

“Dove stai andando Rev,da solo?” gli chiede la mamma appena fuori dalla tana. Ma insomma mamma...io sono stufo di fare ogni giorno le stesse cose! L’altro giorno la signora aquila raccontava dei suoi lunghi viaggi in volo, e mi ha detto che ci sono dei posti bellissimi! Perchè io non posso esplorarli?

Ma tesoro, non hai le ali, risponde la mamma. Lo sò, ma ho delle zampe grandi grandi e delle gambe velocissime. In più sono piccolo e scaltro, mi accontento di mangiare erba e fiori e grazie ai miei occhi, riesco a scorgere ogni pericolo, anche dietro di me.

Io vorrei viaggiare e poter cogliere il bello che c’è in ogni posto in cui mi fermo. Mi basterebbe uno zainetto dove metterei tutto ciò che mi affascina, per poi portarlo qui e mostrarlo anche a voi. Magari insieme ad un regalo per te...mamma! Ti prego lasciami andare, ormai sono grande. Papà torna tra due mesi dal bosco Faron; ti prometto che io arriverò prima di lui.

La mamma sapeva che quel momento sarebbe giunto prima o poi, perchè il sogno di Rev era sempre stato quello di viaggiare. Lo avevano sempre affascinato i racconti degli animali viaggiatori, di passaggio dal bosco e, nonostante la spaventasse l’idea che si allontanasse, acconsentì alla sua richiesta. Un giorno sarebbe partito comunque, anche senza la sua autorizzazione e lei, non voleva saperlo triste.

Rev la abbracciò più forte che potè, avrebbe spiegato lei alle sue sorelle che sarebbe tonato presto. Andò a prendere lo zainetto che si era già preparato, dove, all’interno, aveva messo una mappa. L’aveva disegnata lui sopra ad una grande foglia di zucca, con un sasso di ocra rossa, che gli aveva regalato un gabbiano, di ritorno dall’ Isola d’ Elba. La mappa rappresentava un itinerario che gli aveva illustrato l’aquila reale. Le aveva detto che, a soli quattro giorni da li, avrebbe trovato una grandissima roccia di dolomia rosa, da dove scendeva una bellissima cascata. Rev, come inizio del suo viaggio, voleva arrivare in quel posto.

E’ la giornata ideale per partire; tarda mattinata, con il sole alto nel cielo che lo aiuterà ad orientarsi. E’ il primo giorno di dicembre, presto l’autunno lascerà il passo all’inverno. Nonostante le temperature ancora miti, tra poco il freddo potrebbe iniziare ad essere pungente. Sembrerebbe questo un buon motivo per rimandare la partenza, ma grazie al suo pelo, che in ottobre è diventato anche più folto, dopo la muta, per proteggerlo dal freddo, può affrontarlo tranquillamente.

Si addentra nel bosco, gli alberi sono quasi tutti spogli delle loro foglie, che hanno creato un tappeto variopinto sul terreno. Il sole filtra con più facilità nel fitto bosco, illuminando il paesaggio e con il suo calore, fa alzare il profumo di umido emanato dal muschio.

Con le gambe in forze e carico di energie, vorrebbe percorrere più strada possibile, prima che arrivi la sera.

Corre, corre Rev, sembra quasi che abbia fretta; ma di andare dove? Vuole raggiungere la cascata, ma così si perde tutto il bello che lo circonda. La meraviglia che offre la natura, si coglie durante tutto il viaggio, non solo alla meta. Ben presto lo capirà.

Facebook
Google+
Email